venerdì 8 ottobre 2010

SPOESIE: quando la prosa politica si fa lirica ispirata

Nadia Cavalera, scrittrice e saggista modenese, è la personificazione vivente dell'idea che la poesia e la politica, così come i rappresentanti di quest'ultima ci hanno efficacemente distolto dal credere, possano ancora convivere e appassionarsi l'una all'altra, senza essere accomunate soltanto dalla consonante iniziale.

Sperimentali ma mai spurie, spregiudicate e speculanti, surreali, spiazzanti e sparate, le Spoesie della Cavalera hanno la “esse” davanti, sentenziose come slogan, sibilanti come schiaffi.

Dalla legalizzazione della prostituzione alla privatizzazione di Alitalia, da Confindustria al Lodo Alfano, dalla Genova del G8 alla Napoli del sudiciume stradale, passando per manifesti futuristici e mistificazioni dell'Ecclesia che promette ma non salva, il cavallo Cavalera incede a briglia sciolta, fra caustiche provocazioni e più garbati coup de théâtre, polposo e corroborante come i melagrani in copertina, tutti da assaggiare, spoesizzando.
Luca Fiorini

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